Protagonista del racconto è il giovane Candido, di nome e di fatto, che abita in Vestfalia, in uno splendido castello di proprietà del Barone di Thunder-den- Tronckh, sotto la protezione del filosofo Pangloss che gli comunica la sua massima convinzione, cioè che il mondo in cui viviamo sia il migliore possibile. Lo spettacolo di “Teatro Due mondi “ dove Gigi Bertoni riscrive per la scena il capolavoro di Voltaire, attraverso un turbinio di travestimenti, segue da vicino il protagonista, scacciato dal Castello a causa di un innocente bacio con Cunegonda, la figlia del Barone, per mari e per terre, narrandone i viaggi avventurosi, le fortune e le sfortune, passati alla ricerca dell’amata , accompagnato dal Cacambo, fedele compagno di avventure.
Lo spettacolo a volte si interrompe per porre domande di approfondimento ai ragazzi per farli ragionare sugli accadimenti narrati e sulle possibili e plausibili scelte diverse che potevano essere fatte dai personaggi.
E poi alla fine sarà lo stesso Candido a affidare al giovane pubblico la morale del tutto: “Solo noi possiamo far migliore il nostro mondo. Con l’impegno, lo studio, la partecipazione alla vita, facendo ciò che amiamo con le persone che amiamo,affrontando le avversità con realismo senza continuamente fuggire”. Tanja Horstmann, Angela Pezzi, Renato Valmori, recitando, cantando, suonando dal vivo, immettendo nel racconto una sapida ironia che stempera spesso la melanconia dell’ assunto, riescono efficacemente con pochissimi elementi e semplici trasformazioni a condurci per mano dalla Vesfalia a Lisbona, dal bel mezzo dell’oceano Atlantico, alla Francia sino al mitico Eldorado. Alla fine ogni personaggio comprenderà come la felicità possa nascondersi nelle piccole cose : Candido, Cunegonda e Cacambo, finiranno infatti per vivere tutti insieme con i pochi soldi rimasti , per dedicarsi a coltivare un piccolo orto dove il ragazzo diventato finalmente grande si occuperà non più dei destini del mondo ma di un semplice albero di Cedro. Sarà quello il migliore dei mondi possibili? Può un romanzo di altri tempi entrare nella contemporaneità per dirci ancora oggi che il mondo così come lo abbiamo strutturato non va ? Certo e lo spettacolo dei Due mondi lo fa con allegria e profondità dichiarando apertamente senza nascondersi la sua vocazione per un teatro di matrice didattica, ponendolo al centro della maturazione umana e sociale dei piccoli spettatori e delle piccole spettatrici
MARIO BIANCHI